Diecimila alloggi popolari riqualificati o realizzati ex novo con circa 250 milioni di euro di previsione di spesa. È il piano che il Comune di Bari si prepara a predisporre grazie anche ad un accordo che è stato approvato dalla giunta con l’Arca Puglia, su proposta dell’assessore Nicola Grasso.
Il progetto
Si tratta di un “Patto per l’abitare equo e sostenibile”, un patto definito “straordinario” dal Comune e che prevede quattro punti da portare e compimento: l’”Housing first” ossia il potenziamento dei servizi dell’Agenzia sociale della Casa con l’erogazione di voucher abitativi, incentivi per la locazione, progetti di co – housing per le fasce più deboli e iniziative a sostegno delle giovani coppie; “Obiettivo 10.000”: riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica esistente e completamento dei progetti in corso su Mungivacca, Sant’Anna e San Girolamo; “Nuovi modelli per l’abitare equo e sostenibile”: realizzazione di azioni sperimentali che possano portare a definire standard, procedure, metodi e modelli innovativi per qualificare e migliorare la progettazione urbana anche a beneficio del processo di redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale; “Osservatorio dell’Abitare” con l’obiettivo di garantire la comprensione delle dinamiche della domanda e dell’offerta che determinano la condizione abitativa, per contribuire a produrre interventi più efficaci.
«Il disagio abitativo – ha detto il sindaco Vito Leccese – è un fenomeno che negli ultimi anni, complici l’aumento dell’inflazione immobiliare e la riduzione di alloggi in locazione, determinata anche dalla crescita costante dei flussi turistici nella nostra città, sta toccando fasce sempre più ampie di cittadini che rischiano di vedersi negato il diritto fondamentale all’abitare.
Non a caso il tema della casa e del diritto all’abitare, precondizione per una reale sostenibilità urbana, è al centro del mio programma di mandato: dopo lo stanziamento di 3,6 milioni di euro per il contributo alloggiativo – ha continuato – con questo protocollo d’intesa intendiamo mettere in campo un impegno qualificato e integrato per promuovere un Piano dell’abitare in grado di dare risposte ai nuovi e vecchi bisogni». Il piano – precisa Leccese – dovrà dialogare con il nuovo Pug, definendo un sistema di regole e incentivi utili a destinare una porzione significativa di immobili cittadini a sostegno delle politiche per l’abitare. Grazie ai fondi del Pon Metro, inoltre, il Comune di Bari ha già a disposizione 5 milioni di euro per il prosieguo delle attività dell’Agenzia sociale per la Casa per l’erogazione di contributi volti a favorire l’inclusione abitativa. Sarà attivato anche un gruppo di lavoro ad hoc.
Nel dettaglio per quanto riguarda le attività del Comune, previsti interventi su 2000 alloggi, come l’efficientamento energetico su 13 complessi immobiliari, il restyling dei rioni Santa Rita e San Pio; la realizzazione di alloggi per disabili a Japigia e Ceglie per oltre 7 milioni di euro. Compito di Arca Puglia sarà invece sbloccare cantieri fermi da anni come a San Girolamo e Mungivacca dove è prevista la realizzazione di oltre 200 nuovi alloggi per 45 milioni di euro; previsti interventi di manutenzione straordinaria per 40 milioni di euro, altri nuovi alloggi a Sant’Anna, 60 milioni destinati alla riqualificazione e all’adeguamento degli immobili a Madonnella e San Paolo per circa 1000 alloggi.
«Questo accordo risponde alla volontà condivisa di lavorare per garantire il diritto alla casa, messo a rischio da una congiuntura politico-economica che dispiega i suoi effetti negativi direttamente sulla vita delle persone», commenta Nicola Grasso.
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