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di Alessandro Albano

Banca Progetto, challenger bank italiana specializzata in servizi per le pmi e dal dicembre 2015 controllata al 99,824% da Oaktree Capital Management e guidata da Paolo Fiorentino, ha concluso quarta operazione di cartolarizzazione su portafoglio di finanziamenti erogati dalla banca alle pmi italiane garantiti dal Fondo di Garanzia PMI per un valore iniziale complessivo di 670 milioni di euro (si vedaqui il comunicato stampa).

L’operazione, che ha visto Intesa Sanpaolo, Divisione IMI Corporate & Investment Banking, nel ruolo di arranger, è stata realizzata nella prima metà del mese di giugno 2023 attraverso la società veicolo Progetto PMI 4 srl.

I titoli sono stati emessi in due classi: una senior per un importo pari a 500 milioni di euro sottoscritta dal conduit dell’arranger Intesa Sanpaolo, e una junior, sottoscritta integralmente dalla Banca, per un importo pari a 170 milioni di euro circa.

Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di transaction legal counsel, mentre OrrickHerrington & Sutcliffe ha agito in qualità di originator legal counsel. Banca Progetto, che riveste anche il ruolo di servicer, si è inoltre avvalsa, per i ruoli gestionali, della collaborazione di Banca Finint e di BNP Paribas – divisione Securities Services.

L’ultima cartolarizzazione precedente risale a fine maggio, quando la banca ha chiuso la securitization di un portafoglio di prestiti a pmi attraverso il veicolo Progetto PMI 3 srl. L’entità dell’operazione, però, non è stata rivelata e nemmeno il nome dell’investitore. Arranger dell’operazione era stata Société Générale (si veda altro articolo di BeBeez).

Le  precedenti due cartolarizzazioni della banca risalgono invece allo scorso anno,  per un valore iniziale complessivo di 1,3 miliardi di euro. Le due operazioni, concluse una a giugno e una a dicembre sono state comunicate entrambe a dicembre 2022 dalla banca (si veda altro articolo di BeBeez). Più nello specifico, nell’ultima operazione conclusa  a novembre 2022 attraverso la società veicolo Progetto PMI 2 srl i titoli erano stati emessi in due classi: una senior per un importo di 500 milioni di euro sottoscritta da un conduit di emanazione dell’arranger Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking), e una junior da 170 milioni, sottoscritta integralmente da Banca Progetto.

La precedente operazione, invece, era stata strutturata come detto a giugno 2022 in co-arrangement da Banca Progetto e da BNP Paribas con la società veicolo Progetto PMI srl (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale) che aveva emesso titoli nella forma di variable funding notes sempre in due classi: una senior per un importo di 500 milioni di euro, sottoscritta da un conduit di emanazione di BNP Paribas, e una junior da 131 milioni sottoscritta integralmente da Banca Progetto . La banca aveva inoltre ottenuto la facoltà, nell’ambito della struttura complessiva dell’operazione, di cedere alla società veicolo ulteriori crediti nell’ambito di un periodo di revolving che terminerà nel dicembre 2023.

“Banca Progetto consolida la sua presenza nel mercato della finanza strutturata con una raccolta complessiva di quasi 2 miliardi di euro in 12 mesi, grazie al successo di quattro operazioni di cartolarizzazione. Gli investitori confermano piena fiducia, basata anche sulla solidità del nostro modello di business e ciò avviene in un momento di mercato in cui la diversificazione delle fonti di finanziamento è un fattore strategico per tutti gli operatori”, ha spiegato l’amministratore delegato Paolo Fiorentino.

Ricordiamo che la banca è stata in procinto di passare di mano nel 2022, quando la quotata BFF Banking era riuscita a strappare l’esclusiva per la trattativa secondo quanto riferito all’epoca a BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi le trattative si sono arenate visto che da un anno a questa parte non se ne è saputo più nulla. BFF aveva messo fuori gioco gli altri due pretendenti di Banca Progetto, cioé da un alto il fondo Davidson Kempner, che controlla Prelios, il gruppo quotato a Piazza Affari, specializzato in investimenti e gestione di crediti distressed e in investimenti in real estate, a sua volta sul mercato ormai da oltre un anno (si veda altro articolo di BeBeez); e dall’altro il fondo Centerbridge, specializzato in investimenti nel settore finanziario, che ha portato in Borsa nel 2017 lo stesso BFF Banking Group (si veda altro articolo di BeBeez) da cui è poi uscito definitivamente nel febbraio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).

A confermare il dossier era stato all’epoca Giuseppe Pignatelli, responsabile Divisione Imprese di Banca Progetto, che a BeBeez aveva riferito come l’azionista di lungo termine (dal 2015) avesse manifestato “la volontà di una exit per valorizzare l’investimento dopo un percorso di crescita esponenziale e un turnaround di successo. Grazie ai numeri importanti ci sono diversi soggetti interessati”.

Nonostante non ci sia stata la cessione a BFF, Banca Progetto resta un target molto interessante sia per i fondi di private equity sia per altre banche, vista la crescita dell’attività che sta sperimentando. Il 2022 si è chiuso con un totale attivo di euro 6,7 miliardi, un utile netto di 52 milioni e un CET 1 Ratio al 17,2%, che si confrontano rispettivamente con un totale attivo di 4,6 miliardi, un utile netto 41 milioni e un CET 1 Ratio del 20% registrati alla fine del 2021. In crescita anche i finanziamenti alle imprese a euro 2,7 miliardi rispetto ai 2,2 miliardi del 2021. Nel solo primo trimestre 2023, inoltre, l’attivo totale è stato di 7,1 miliardi, l’utile netto di 21 milioni e un CET 1 Ratio al 18%, con finanziamenti alle imprese nei primi tre mesi dell’anno pari a 700 milioni (si veda comunicato stampa).

 

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