ANCONA – Facilitare l’accesso al credito con la garanzia di una “riassicurazione” e abbattere il peso degli interessi sui mutui contratti per investimenti strutturali. Sono gli obiettivi del “Fondo nuovo credito – sezione Agricoltura” la novità del bando per la competitività e sostenibilità delle imprese agricole, una misura che offre un aiuto aggiuntivo rispetto ai finanziamenti a fondo perduto da 28 milioni di euro previsti nel bando “Pacchetto SRD01 – SRD02 |Investimenti produttivi agricoli (competitività e sostenibilità) di cui la giunta regionale ha approvato i criteri.
Il nuovo strumento finanziario sarà istituito presso il soggetto gestore del Fondo di partecipazione “Credito Futuro Marche” Il sostegno di questo nuovo intervento, chiamato SRD20, consiste innanzitutto in un abbattimento del 2% del costo degli interessi sui prestiti bancari ottenuti dall’azienda per finanziare il progetto strutturale. Viene poi facilitato l’accesso al credito bancario grazie ad una riassicurazione a titolo gratuito su garanzia di primo grado concessa dai consorzi fidi.
L’accesso ai mutui
«Attiviamo un ulteriore strumento per le nostre imprese agricole per dare risposte sul tema dell’accesso al credito», sottolinea il presidente della Regione Francesco Acquaroli. « Il cumulo di tutti gli aiuti potrà arrivare fino al 65% del costo dell’investimento – spiega l’assessore all’Agricoltura e Sviluppo Rurale Andrea Maria Antonini – . Intendiamo mantenere la zootecnia estensiva delle aree interne ma anche favorire tutte le innovazioni tecnologiche in grado di migliorare il reddito delle imprese puntando su qualità e sostenibilità ambientale».
Il Pacchetto SRD01 – SRD02 da 28 milioni promuove una maggiore competitività e redditività dell’azienda agricola attraverso la sua valorizzazione, e sono inclusi gli investimenti per nuovi impianti irrigui, l’incremento delle prestazioni climatico-ambientali grazie all’introduzione di innovazione tecnica e gestionale dei processi produttivi e attraverso investimenti in tecnologia digitale, e la valorizzazione delle produzioni agricole. «Vengono sostenute le produzioni di qualità e quelle tipiche regionali, – spiega la Regione – quali le produzioni enologiche, zootecniche, l’olio e l’ortofrutta, senza tralasciare il sostegno alle grandi colture a seminativo tradizionali: il frumento duro ed il girasole». Si punta alla riduzione dell’emissione di gas e di agenti inquinanti con la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili, che utilizzino prodotti e sottoprodotti di origine agricola, zootecnica e forestale e impianti per un uso efficiente delle risorse irrigue
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