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  • Requisiti anagrafici e di reddito per il mutuo prima casa
  • Agevolazioni per l’acquisto della prima casa: garanzia dello Stato fino al 50%, imposte di registro e ipotecaria ridotte.
  • Detrazioni fiscali sulle spese accessorie del mutuo.

Il mutuo prima casa è un’opportunità importante per chi è in procinto di acquistare il primo immobile, ma ha necessità di ricorrere a un finanziamento protratto nel tempo.

Questa tipologia di mutuo, in effetti, può elargire molte agevolazioni, ma richiede specifici requisiti affinché si possa concretizzare il presupposto dell’acquisto. Stabilita la detenzione degli elementi indispensabili per usufruire del finanziamento, l’accensione del mutuo avviene attraverso una particolare pratica suddivisa in diverse fasi consequenziali.

Poiché, spesso, la ricerca dell’abitazione comporta meno tempo e preoccupazioni rispetto all’iter burocratico che segue la domanda per il mutuo prima casa, l’articolo che abbiamo realizzato vuole dissipare i dubbi, aiutandovi ad analizzare con esattezza i requisiti che servono, le agevolazioni che spettano e le azioni da compiere per richiedere il finanziamento.

 

Requisiti mutuo prima casa

I requisiti per accedere al mutuo prima casa si suddividono in due categorie: anagrafici e di reddito. Nella prima rientrano alcune caratteristiche anagrafiche basilari e indispensabili per l’autorizzazione al finanziamento:

  • avere la residenza in Italia;
  • aver compiuto il diciottesimo anno di età, vincolo primario per accedere al finanziamento.

I requisiti di reddito, invece, riguardano le garanzie economiche. Il richiedente dovrà, infatti, assicurare la banca erogatrice di possedere una solida reddituale situazione. Questo dato è da intendersi sia per i lavoratori dipendenti che per i liberi professionisti. In pratica, per ottenere il mutuo prima casa è d’obbligo dimostrare la propria capacità di restituzione delle rate convenute per il finanziamento.

L’istituto di credito, per essere certo della disponibilità a saldare la somma dovuta, provvede all’analisi reddituale del richiedente, andando a verificare:

  • idoneità di credito, ovvero la capacità di rimborso delle rate da parte di chi vuole accendere al mutuo prima casa. Capacità che viene definita in funzione dei redditi complessivi del richiedente;
  • affidabilità creditizia, determinata in base ai finanziamenti o mutui accesi in passato e alla puntualità del pagamento delle rate, oppure a seconda delle garanzie presenti.

Inoltre, per ottenere le agevolazioni “prima casa” è obbligatorio trasferire la residenza nella nuova casa entro 18 mesi dall’acquisto; non possedere case per cui si è già goduto delle agevolazioni prima casa (o provvedere alla vendita entro un anno).

 

Agevolazioni per acquistare la prima casa

Le agevolazioni fiscali per acquistare la prima casa sono molte e sono distinte a seconda della tipologia di venditore presso un privato o costruttore. Nel primo caso la compravendita non è soggetta a IVA e l’imposta di registro può essere computata sul valore catastale dell’immobile, nel secondo caso si deve pagare l’IVA che viene calcolata sul prezzo di compravendita dell’immobile.

Per approfondire le agevolazioni fiscali sulla prima casa, MutuiSupermarket ha predisposto una guida aggiornata sulle Tasse sull’Acquisto Casa 

Tra le agevolazioni vigenti, è presente la detrazione del 19% sugli interessi passivi pagati sul finanziamento e sulle spese accessorie burocratiche (parcella del notaio, imposta sostitutiva, spese di istruttoria bancarie, eventuali perizie tecniche e valutazione dell’immobile), per una somma che non superi i 4000€ annui. Chi decide di acquistare casa avvalendosi dei servizi di un’agenzia immobiliare, può togliere dalle quote IRPEF il 19% dei costi sostenuti per l’intermediazione, fino a un massimo di 1000€.

Per i Giovani Under 36 con reddito ISEE non superiore ai 40.000 euro, fino al 31/12/2023 è prevista l’esenzione da qualsiasi imposta e gli stessi soggetti fino al 30 giugno 2023 possono richiedere la garanzia del Fondo di Garanzia Pima Casa Consap per ottenere un mutuo fino al 100% del prezzo di acquisto della prima casa fino ad un massimo di € 250.000.

Mutuo prima casa come richiederlo

L’iter per richiedere il mutuo prima casa consta di determinate fasi e può anche essere richiesto online attraverso il comparatore mutui. In tutti i modi la prima è caratterizzata dal “parere di fattibilità”, a seguito della richiesta fatta alla banca da parte del mutuatario, che stabilisce la disponibilità dell’istituto bancario a fornire l’importo utile all’acquisto, oppure il diniego.

Durante questo periodo, vengono analizzati i requisiti, il reddito, il quadro finanziario del richiedente e la presenza di garanti o fideiussori che potrebbero sostenere il rimborso del mutuo. Se la risposta è positiva, la banca avvia una serie di valutazioni sull’immobile in oggetto, chiedendo la presentazione di alcuni documenti, quali:

  • carta d’identità e codice fiscale;
  • stato di famiglia;
  • copia del CUD, ultime buste paghe e attestato di anzianità di servizio per i lavoratori dipendenti, mentre per i professionisti copia del 730 o Modello Unico, atto di iscrizione all’albo, estratto della C.C.I.A.A., numero di attribuzione della partita IVA, estratto conto. Il tutto per verificare la situazione lavorativa del soggetto richiedente;
  • certificato di nascita, residenza, quello di stato civile o estratto dell’atto di matrimonio (spesso richiesto se i soggetti sono coniugati in regime di separazione dei beni);
  • eventuale copia della sentenza di separazione o divorzio;
  • copia della proposta d’acquisto o compromesso firmato;
  • copia dell’estratto conto degli ultimi 3 mesi;
  • documenti relativi all’immobile fornito a garanzia del mutuo, come planimetria, visura catastale, atto di acquisto, atto di provenienza della casa, certificato di abitabilità.

Dopo il conseguimento degli atti richiesti, la banca provvede all’istruttoria entro poche settimane, fornendo la delibera reddituale del mutuo. Successivamente, l’istituto di credito indica un perito di fiducia che effettuerà il sopralluogo dell’abitazione, stilando la perizia di valutazione, e contatta il notaio del soggetto richiedente (se il mutuo non è di surroga, dove la scelta del notaio spetta alla banca) per avere la relazione notarile preliminare che attesta la proprietà dell’immobile e l’assenza di iscrizioni sullo stesso.

Infine, se la perizia dell’abitazione e la relazione notarile sono positive, la banca conferma la propria disponibilità per la stipula del mutuo che, per obbligo, dovrà essere firmata davanti a un notaio. Sull’abitazione verrà iscritta un’ipoteca a tutela della banca, a garanzia del rimborso del finanziamento. La somma erogata può avvenire in modo contestuale alla stipula del mutuo oppure dopo aver ricevuto conferma dell’avvenuta iscrizione ipotecaria.

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