12.55 – sabato 13 luglio 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Si è concluso l’iter in prima commissione dell’assestamento di bilancio della Provincia aprendo la strada al dibattito e al confronto sulle misure in esso contenute.
Come PATT esprimiamo innanzitutto il nostro sostegno e apprezzamento per come sia stata data risposta, grazie in particolare alla crescita dell’economia trentina che ha portato ad un miliardo di euro di risorse in più, a molte delle emergenze del momento.
Dall’accantonamento delle risorse per procedere all’appalto del nuovo ospedale di Trento, opera ormai irrinunciabile e improcrastinabile, al rinnovo dei contratti pubblici (primi in Italia) mettendo a disposizione dei lavoratori risorse per contrastare il caro-vita. Dalle misure per incentivare l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa, in particolare per i giovani e le famiglie numerose, all’ampliamento della platea di trentini interessati dall’esenzione dell’addizionale IRPEF emerge chiara la volontà non solo di rilanciare l’economia ma anche di ampliare la capacità di spesa delle famiglie.
Alcune misure, tuttavia, hanno richiesto un supplemento di approfondimento. In particoare l’articolo relativo alla costruzione di alberghi in aree agricole appariva, ad una prima lettura, come un ingiustificato consumo del suolo, in un momento in cui l’ambiente e le attività agricole devono essere al centro dell’attenzione per il loro sostegno e la loro salvaguardia.
Le spiegazioni e le rassicurazioni fornite dal dirigente dell’urbanistica Giovanni Gardelli, hanno consentito di arrivare ad una visione più compiuta e rassicurante della situazione: sia per quanto riguarda l’impossibilità per tale norma di intaccare le aree agricole di pregio, sia per gli strumenti che già oggi possono essere utilizzati con il PUP e quelli che invece non potrano comunque essere messi in campo.
La Capogruppo del PATT, Maria Bosin, in questo frangente ha giustamente fatto emergere in commissione le principali criticità di tale norma e ha fornito anche alcuni possibili correttivi da analizzare insieme alla maggioranza prima dell’arrivo in aula dell’assestamento. Fra questi, oltre ai correttivi della norma sugli hotel nelle aree agricole basati su vincoli stringenti e necessarie compensazioni, un altro tema da tenere a mente è quello degli hotel dismessi: la previsione di portare a un anno il periodo di attività appare troppo limitata favorendo il cambio di destinazione d’uso. Una mediazione fra la norma che prevede i dieci anni di inattività e il presente testo è auspicabile.
Gli autonomisti, con senso di responsabilità, sono pronti a dare il loro ulteriore contributo affinché tale provvedimento possa uscire dall’iter di approvazione migliorato grazie anche al necessario dibattito che misure così importanti sono in grado di generare.
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