Frequentava l’istituto Raineri Marcora: molti presenti ai funerali tra familiari, amici della comunità indiana, la scuola e le autorità tra le quali il sindaco di Cortemaggiore, dove viveva la ragazza. «Prendete un fiore per ricordarla»
Nel giorno dell’ultimo saluto alla 14enne Simran Kumar anche il cielo piangeva. Con grande commozione e dolore, la comunità di Piacenza si è stretta attorno alla famiglia della 14enne che ha perso la vita nell’incidente del 10 ottobre scorso, travolta dalle ruote posteriori dello scuolabus nel piazzale della sua scuola, l’Istituto superiore Raineri Marcora. La 14enne, che frequentava la 1ª C, era di origini indiane e viveva assieme alla sua famiglia a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza.
Morta a 14 anni schiacciata dallo scuolabus
Il rito funebre alla camera mortuaria del cimitero urbano di Piacenza, ha visto una partecipazione massiccia, sia da parte della comunità indiana locale che della scuola. Alla cerimonia, celebrata secondo il rito indiano Sikh, hanno preso parte non solo parenti e amici, ma anche compagni di classe e insegnanti, visibilmente addolorati per quanto accaduto.
«Era una ragazza gentilissima che aveva tanti sogni che le sono stati portati via», ha detto un’amica di Simran, con parole che riflettono un senso di vuoto che la sua morte ha lasciato. Il sindaco di Cortemaggiore, Luigi Merli, presente alla cerimonia, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia: «Una vita così giovane non si doveva spezzare. La vogliamo ricordare perché sia sempre nei nostri cuori».
Il funerale di Simran Kumar: la famiglia chiede più sicurezza
Alla fine del rito funebre, prima che il feretro di Simran venisse cremato, la famiglia ha chiesto ai presenti di poter prendere un fiore e tenerlo con se a ricordo della ragazza. Nei prossimi giorni, le sue ceneri verranno rimpatriate nella regione del Punjab, in India, dove verranno disperse in un fiume.
Il dolore per la perdita della giovane ha toccato profondamente anche la scuola. Nei giorni successivi alla sua morte, i compagni di scuola, gli amici e gli insegnanti hanno voluto ricordarla piantando un albero di frassino nel «bosco della speranza», un’area verde vicina al luogo dove si è verificato l’incidente, affinché Simran possa vivere per sempre nel ricordo di chi l’ha conosciuta.
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