«La novità non è da poco, anche se per il lessico siamo a un primo passo. Tra un anno circa contiamo di completare il lavoro che da tempo stiamo facendo con Google per arrivare a una affidabilità terminologica del 100 per cento. La versione di Translate su cui ora stiamo lavorando nei circuiti interni dell’Arlef raggiunge un’affidabilità dell’80-85 per cento. Quella rilasciata e disponibile online per tutti è, quindi, uno step necessario, ma iniziale». William Cisilino, direttore dell’Arlef, l’Agenzia regionale per la lingua friulana, racconta così il dietro le quinte del debutto che ha iniettato energia in Friuli: Google Translate ha inserito il friulano tra le lingue per le quali ora si può ottenere la traduzione automatica. «Se per il lessico e per alcuni aspetti grammaticali la versione rilasciata sarà soggetta a miglioramenti nei prossimi mesi – prosegue il direttore Cisilino -, Google Translate rispetta già perfettamente la grafia friulana ed è quella ufficiale assunta dalla Regione».
SODDISFAZIONE
Essere tra le 110 nuove lingue che il colosso del web ha aggiunto al suo servizio di traduzione è stato un obiettivo «perseguito da tempo, da alcuni anni – precisa l’assessore regionale alle Autonomie e alle minoranze, Pierpaolo Roberti -, attraverso un lavoro che ha coinvolto Arlef e Insiel. Essere arrivati a questo traguardo è un riconoscimento importante di una lingua riconosciuta per legge dallo Stato italiano, parlata da centinaia di migliaia di italiani e dalla metà della popolazione del Friuli Venezia Giulia». L’operazione era ed è parte integrante di una politica linguistica che mira a rendere il friulano fruibile attraverso tutti i moderni mezzi di comunicazioni e a portata di tutte le innovative soluzioni tecnologiche, per continuare a farne una lingua al passo con i tempi e facilmente fruibile dai giovani e dai più piccoli. Perché il friulano continui ad essere parlato e scritto, è il ragionamento della Regione Fvg, deve vincere la sfida del passaggio generazionale e trovarsi, perciò, nei luoghi e nei mezzi più frequentati e utilizzati dai giovani. La presenza del friulano su Google Translate si accompagna, perciò, alla sua frequentazione di tutti i mezzi di comunicazione, compresi i socialnetwork, a partire da Instagram, con modalità di comunicazione veloci, pungenti, curiose, capaci di trasmettere lessico e cultura. Il notevole incremento delle lingue disponibili in traduzione online ha quale motore un modello che utilizza le possibilità date dall’intelligenza artificiale.
I COMMENTI
«Un ulteriore aspetto per cui possiamo essere soddisfatti che il friulano sia nell’elenco di Translate», osserva il direttore dell’Arlef Cisilino. E ciò per due motivi, sottolinea: «Siamo dentro un sistema che, in virtù dell’intelligenza artificiale, consente progressi sempre più importanti e rapidi impiegando meno risorse; siamo inoltre saliti su un treno, quello della tecnologia più all’avanguardia, che ci consentirà di poter continuare ad essere presenti su tutte le evoluzioni tecnologiche che ne seguiranno». Plaude alla nuova opportunità di vita data alla «marilenghe» anche il mondo dell’imprenditoria, con il capogruppo Telecomunicazioni e Informatica di Confindustria Udine, Cristian Feregotto. «Seguo da molti anni le evoluzioni di Google, per passione e per lavoro – commenta -. Ritengo che abbia fatto e stia continuando a fare un eccellente lavoro per la collettività con i suoi servizi. Translate è uno di questi. Immagino il notevole lavoro dietro le quinte. So che l’ Arlef, ha dato il suo contributo». Google ha motivato quest’ultima corposa implementazione del suo servizio di traduzione con l’intento di «abbattere le barriere linguistiche per aiutare le persone a connettersi e a comprendere meglio il mondo che le circonda», indipendentemente dal numero di parlanti. Ha inserito, infatti, lingue parlate da milioni di persone e lingue espressione di realtà numericamente più contenute ma comunque strategiche per l’obiettivo.
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