17.07.2024 – 13.56 – Poco alla volta i tanto amati murales che rallegravano l’ex Cedas di Barcola, affollato nei mesi estivi da bagnanti e turisti, stanno tornando grazie alla bravura artistica di Rossana, Manuela e Laura. Tre pittrici volontarie ma soprattutto tre amiche accomunate dall’amore per i pennelli e i colori. Purtroppo la mareggiata dello scorso autunno, devastando un po’ tutto il lungomare, aveva reso necessaria una massiccia manutenzione del tratto balneare che ha comportato anche la cancellazione totale dei disegni che sono stati ricoperti da pittura bianca. Era il 2017 quando le tre artiste triestine, infatti, si erano messe di buona lena impiegando anni per realizzare quei murales che sarebbero diventati un tratto distintivo di quel pezzo di lungomare così caro alla città.
Ed ecco fioccare nel tempo sirene, squali, felini, animali marini, gatti egiziani e personaggi amati dai bambini come Shrek e Spongibob assieme a messaggi di rispetto per l’ambiente e per gli animali. «Ci teniamo a precisare che il Cedas è sempre stato decorato amatorialmente – spiega Rossana – e fin dagli anni Settanta è stato abbellito con disegni, tipo i segni zodiacali». «Veniva chiamato affettuosamente il bagno dei gatti – aggiunge Laura – perché avevamo voluto anche omaggiare Giorgio Cociani fondatore de “Il Gattile”». La scomparsa dei murales aveva provocato dunque grande dispiacere da parte di bagnanti e residenti e in centinaia ne hanno reclamato il ripristino.
«Purtroppo non è stato semplice riottenere l’autorizzazione – spiega ancora Rossana – abbiamo dovuto contattare un geometra abilitato per presentare la domanda sul portale della Sovrintendenza con relativo progetto, planimetria e bozzetto» ma non solo, «ci hanno indicato dei tempi ristretti da rispettare e fissati in 18 mesi ma noi veniamo qui a dipingere la sera, un paio d’ore quando i bagnanti se ne vanno e siamo condizionate dal meteo e dalle stagioni». Oltre a ciò tutta la trafila burocratica è costata alle tre amiche circa 500 euro mentre nel 2017, ricordano «era stato tutto più semplice e veloce ma soprattutto senza costi». Da qui un appello alla cittadinanza: «Ogni volta che andremo a dipingere all’ex Cedas i passanti troveranno una scatoletta dove, se lo desiderano, potranno inserire un piccolo contributo monetario per aiutarci a recuperare almeno in parte la spesa sostenuta, di certo – assicurano Rossana, Manuela e Laura – noi andremo avanti motivate dalla passione per l’arte e per la nostra città».
[e.b.]
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