ISEE per il diritto allo studio universitario, fondamentale per non perdere i benefici. Ecco a cosa fare attenzione per non essere penalizzati
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento che ormai dovremmo conoscere molto bene. Da questi parametri, infatti, dipende la possibilità di ottenere o meno bonus, benefici e agevolazioni. Ecco come comportarsi per non perdere, per esempio, quelli legati all’università.
Introdotto per la prima volta nel 2007, è uno strumento che valuta la situazione economica di un nucleo familiare, esprimendo in un indicatore numerico la capacità reddituale e patrimoniale dei componenti percepita come equivalente.
L’ISEE è richiesto da molte istituzioni e enti pubblici per determinare l’attribuzione di benefici e agevolazioni. Comprese le università. In questo caso parliamo di ISEE per il diritto allo studio universitario, che è richiesto agli studenti che intendono partecipare ai bandi per le borse di studio universitarie e per ottenere agevolazioni sulle tasse accademiche. Ecco come non perdere i benefici.
Come non perdere i benefici fiscali per l’università
Come dicevamo in apertura, l’ISEE è diventato uno strumento di uso comune per le famiglie italiane, essenziale per accedere a prestazioni come l’assegno di inclusione, i bonus sociali sulle bollette e l’assegno unico per i figli a carico. Non solo: è cruciale anche per chi desidera accedere a borse di studio universitarie e per determinare l’importo delle tasse universitarie. In ambito accademico, l’ISEE assume una versione specifica notoriamente denominata “ISEE università”.
Questo particolare tipo di ISEE deve essere richiesto esplicitamente poiché l’ISEE ordinario non è valido per ottenere agevolazioni universitarie. Gli Atenei, infatti, richiedono agli studenti di presentare l’ISEE relativo al proprio nucleo familiare al fine di poter partecipare ai bandi per le borse di studio e per il diritto allo studio universitario.
Durante l’iscrizione ai corsi universitari, soprattutto in quelli a numero chiuso, può sorgere il problema di non possedere l’ISEE universitario necessario per partecipare al bando. È quindi cruciale ottenere immediatamente questo documento specifico per garantirsi il diritto di accesso.
L’ISEE universitario non si discosta dal tradizionale ISEE per quanto riguarda l’indicatore economico, ma è essenziale che nella certificazione compaia la specifica pagina dedicata all’ISEE università, contenente il codice fiscale dello studente. Le università suddividono gli studenti in fasce di reddito, e le tasse universitarie variano in base a questa classificazione.
È importante sottolineare che lo studente deve presentare l’ISEE del proprio nucleo familiare, a meno che non risulti economicamente indipendente dai genitori. Per essere considerato economicamente indipendente e poter presentare una DSU autonoma, lo studente deve dimostrare di non essere a carico dei genitori da almeno due anni e di avere un reddito personale sufficiente.
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