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I cantieri del tram crescono, si muovono e si moltiplicano, ma troppo lentamente. Questa è la denuncia di Fratelli d’Italia durante una conferenza stampa a Palazzo d’Accursio a cui hanno partecipato consiglieri sia comunali che regionali. Un ritardo sul cronoprogramma intuibile dalla richiesta da parte dell’amministrazione di aumentare le ore lavorative dei cantieri, come sottolinea il consigliere Francesco Sassone: “Ricordiamo – dice – che le linee di finanziamento della linea rossa sono al 30% del Pnrr, mentre quella della linea verde sono al 100%. I progetti vanno consegnati fatti e finiti entro il 30 giugno del 2026”. Ma per Fratelli d’Italia è difficile capire a che punto siano effettivamente i lavori: “In question time abbiamo chiesto all’assessora Orioli a che punto siamo anche sulla linea verde, quando partiranno i cantieri. Ma la risposta non è stata in alcun modo precisa. Vi invito a guardare il video e a farvene un’idea precisa” dice ancora Sassone ai cronisti.
Ma i problemi per il partito non riguardano solo i tempi, anzi. A preoccupare i meloniani di Bologna sono soprattutto le ripercussioni per cittadini e imprese. “Abbiamo raccolto molte lamentele, disagi e richieste di ristori – dice Stefano Cavedagna, consigliere comunale ed eurodeputato – ma crediamo che la risposta del Comune sia insufficiente”. Per questo, FdI ha pensato di inaugurare una campagna per ascoltare le richieste dei cittadini. Dal 25 luglio al 5 agosto, i gazebo di Fratelli d’Italia transiteranno da via San Donato alla Bolognina, passando per il quartiere Saragozza (via d’Azeglio e via IV Novembre) il 29 luglio per il quartiere Savena (supermercato Pam di via Bellaria) il 31 luglio. I gazebo saranno attivi dalle ore 18.30 alle ore 20 e serviranno come contenitore di segnalazioni e richieste di aiuto. Inoltre, è attiva una mail a cui cittadini e imprese potranno segnalare specifiche situazioni legate ai tanti cantieri – non solo quelli relativi al tram – attivi in città. L’indirizzo è disagicantieribo@gmail.com.
I fondi di Hera
Fratelli d’Italia non ha però solo intenzione di raccogliere segnalazioni ma anche quella di proporre soluzioni. Le misure ipotizzate, come lo sconto sulla Tari o le agevolazioni sui dehors, sono per Sassone “misure insufficienti. Perché non lo sconto del 100% sulla Tari? E perché mi fai fare il dehors se poi lì non passa più nessuno?”. Per questo, l’idea di FdI è quella di utilizzare i dividendi che provengono da Hera, aumentati nell’ultimo bilancio: “I dividendi per Hera e Comune sono aumentati; quindi, se per i ristori il problema fosse quello economico, i fondi ci sarebbero” dice Francesca Scarano, capogruppo a Palazzo d’Accursio. La proposta arriverà già oggi, 22 luglio, in Consiglio comunale.
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