Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


In un’epoca in cui la ristrutturazione chiavi in mano rappresenta una delle soluzioni più ricercate dai proprietari di immobili, la notizia del disastro di Facile Ristrutturare ha scosso il settore. L’azienda, nota per offrire ristrutturazioni con bonus fiscale del 50%, si trova ora in una crisi profonda, lasciando centinaia di lavoratori senza stipendio. Ma cosa è realmente successo? E perché i dipendenti sono rimasti senza pagamenti?

Un’economia in crescita e il successo di Facile Ristrutturare

Facile Ristrutturare era considerata una delle aziende leader nel settore delle ristrutturazioni in Italia. Fondata da Loris Cherubini e Giovanni Amato, la società ha rapidamente guadagnato terreno grazie alla sua proposta di ristrutturazioni chiavi in mano, unita alla possibilità di usufruire di importanti agevolazioni fiscali. La sua popolarità è cresciuta esponenzialmente, attirando un gran numero di clienti e garantendo dividendi considerevoli ai suoi soci.

Il boom dei dividendi

Negli ultimi anni, i dividendi incassati dai soci di Facile Ristrutturare sono stati notevoli. Nel 2023, nonostante i primi segnali di crisi, la società ha distribuito un dividendo di 13 milioni di euro alla holding Renovars, che controlla Facile Ristrutturare al 100%. Renovars, a sua volta, ha pagato 6,5 milioni di euro ai suoi soci. Loris Cherubini, con una partecipazione del 48% nella holding, ha incassato direttamente circa 3 milioni di euro, vedendo crescere significativamente il suo patrimonio personale.

La crisi: cosa è andato storto?

A metà giugno 2023, Facile Ristrutturare ha chiesto l’accesso a un concordato in continuità al tribunale di Roma, un tentativo disperato di evitare il fallimento. La società, che sembrava inarrestabile, ha iniziato a mostrare segni di cedimento, lasciando dipendenti, clienti e fornitori in una situazione critica.

Problemi interni e mancati pagamenti

Loris Cherubini, rispondendo alla domanda sui mancati pagamenti ai dipendenti, ha dichiarato: “Non sono i miei dipendenti”. Questa affermazione ha suscitato indignazione, soprattutto considerando che questi lavoratori sono stati fondamentali per il successo e i profitti della società negli ultimi anni.

I dipendenti non hanno ricevuto lo stipendio da maggio 2023, relativo al mese di aprile, e ora si trovano in una situazione di incertezza economica. Le loro proteste si uniscono a quelle dei clienti, che lamentano ristrutturazioni incomplete, e dei fornitori, che non hanno ricevuto i pagamenti per i lavori svolti.

Clienti e fornitori in rivolta

Non sono solo i dipendenti a soffrire. Molti clienti di Facile Ristrutturare hanno visto le loro case lasciate a metà, con lavori incompleti e promesse non mantenute. I fornitori, dal canto loro, attendono ancora di essere pagati per i servizi resi. Questa situazione ha generato un clima di sfiducia e rabbia, con numerosi casi legali in corso contro l’azienda.

Le cause della crisi

Le ragioni del disastro di Facile Ristrutturare sono molteplici. Da un lato, l’azienda ha subito le conseguenze della crisi economica generale e dell’aumento dei costi delle materie prime. Dall’altro, una gestione finanziaria poco prudente ha portato a una situazione di insolvenza che è diventata insostenibile.

La scelta del concordato in continuità

La decisione di Facile Ristrutturare di richiedere il concordato in continuità è stata una mossa necessaria per cercare di salvare l’azienda. Tuttavia, questa scelta comporta gravi conseguenze per i dipendenti e i collaboratori, che ora vedono il loro futuro lavorativo incerto.

Le reazioni dei dipendenti

I dipendenti di Facile Ristrutturare sono sul piede di guerra. Hanno contribuito con il loro lavoro al successo dell’azienda, e ora si trovano senza stipendio e senza certezze sul futuro. Le proteste si sono intensificate, con richieste di risposte chiare e di azioni concrete da parte della direzione aziendale.

Le sossibili soluzioni

Per risolvere la crisi, è necessario un intervento deciso. Il concordato in continuità potrebbe offrire una possibilità di ristrutturazione finanziaria e di rilancio dell’azienda, ma solo se gestito con trasparenza e responsabilità.

Il tribunale di Roma avrà un ruolo cruciale nel determinare il futuro di Facile Ristrutturare. La concessione del concordato in continuità deve essere accompagnata da un piano dettagliato e realizzabile per il pagamento dei debiti e la tutela dei lavoratori.

Il disastro di Facile Ristrutturare rappresenta un caso emblematico di cattiva gestione aziendale e di mancanza di responsabilità verso i propri dipendenti e collaboratori. Mentre l’azienda cerca di trovare una via d’uscita dalla crisi, i lavoratori e i fornitori rimangono in attesa di risposte e di giustizia.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui