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Sfiorata nuovamente la tragedia nell’ennesimo incidente avvenuto all’incrocio tra via Lorenzo da Viterbo e via Pietro Vanni dove la segnaletica orizzontale è solo un ricordo. Il bollettino dei feriti si allunga, ma nessuno interviene a mettere in sicurezza il tratto stradale.
Incidente incrocio via Lorenzo da Viterbo e via Pietro Vanni
L’ultimo incidente ieri, sempre la stessa dinamica con un’auto in transito in via Pietro Vanni finita di traverso sul marciapiede a un metro dall’ingresso di un’abitazione privata. Per estrarre le due persone dal veicolo, poi portate da due ambulanze in ospedale, sono intervenuti i vigili del fuoco.
L’incrocio richiederebbe una segnalazione rinforzata e, invece, è sprovvisto anche di quella minimale: la striscia in terra dello stop è mancata per molti anni, poi è stata fatta, ma dopo pochissimo tempo è stata coperta da una lingua di asfalto. Al momento è praticamente irriconoscibile. L’incrocio è una potenziale minaccia, e incarna lo stato di abbandono della zona a ridosso di importanti edifici scolastici che all’ora di punta diventa un Far West con auto parcheggiate ovunque: sui marciapiedi, sulle carreggiate degli incroci, di fronte ai passi carrabili, addosso alle abitazioni.
I residenti: “Prima o poi ci scappa il morto”
La disperazione dei residenti rasenta la collera. Alcuni di loro vittime di incidenti, altri proprietari delle abitazioni che si vedono volare le auto sui muretti dei giardini. “Abito qui dal 2011 – dice Andrea – e sono rimasto anche io vittima di incidente. Nonostante la prudenza, visto che conosco la situazione, un’auto mi ha centrato. Ho scritto, segnalato, mandato foto, chiedendo un semaforo. Il pericolo non è solo per gli automobilisti, ma anche per i pedoni”. “Almeno una volta a settimana c’è un incidente con dei feriti che richiede l’intervento dei vigili”, dice Alessandro, che indica il muretto del giardino di casa sua, più volte riparato perché colpito dalle auto. “Servirebbe un semaforo”, dice, “ma nessuno se ne fa carico”.
Tiziana Mancinelli
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