diRinaldo Frignani
I vigili urbani hanno scoperto una serie di irregolarità. Oltre ai tavolini di troppo, anche arredi floreali «alla Briatore» abusivi, insieme con pannelli divisori, finte botti di vino e lavagne porta menù. Multe per 80mila euro
Sono arrivati tutti insieme, un blitz d’altri tempi per stanare i ristoratori che hanno approfittato delle norme Covid e delle licenze per l’occupazione di suolo pubblico per portare sempre più avanti i tavolini, aumentando il loro numero, per presidiare una porzione sempre maggiore di piazza Campo de’ Fiori. Un’operazione seguita all’inchiesta del Corriere della Sera sui dehors abusivi. Sabato sera i vigili urbani del I Gruppo Centro hanno usato i gessetti per segnare all’unisono sui sampietrini le occupazioni irregolari, quelle aumentate rispetto al consentito dalle licenze, in modo che nessuno dei titolari dei ristoranti potesse cambiare l’assetto dei tavolini.
La relazione provvisoria al I Municipio
E così, per la prima volta nella storia di controlli al’ombra della statua di Giordano Bruno, è emerso che i ristoratori erano tutti fuori legge. E in quindici si sono ritrovati con verbali per migliaia di euro, per un totale di 80mila euro da pagare, oltre all’ordine perentorio di ripristinare i luoghi secondo le regole davanti agli agenti della Municipale, fra lo sbigottimento di clienti, quasi tutti turisti stranieri, che hanno finito di cenare fra accertamenti, verbali, lampeggianti blu. Alla fine solo uno dei locali ispezionati è risultato regolare, il 16°. Un’eccezione che conferma la regola, si potrebbe dire, della violazione sistematica dei regolamenti comunali in uno dei salotti della Capitale. La Municipale, con il coordinamento del Comando generale, ha già inviato un report preliminare agli uffici del I Municipio che dovranno prendere provvedimenti, soprattutto in caso di recidiva. Per questo on si escludono ordini di sospensione dell’attività – in caso di maggiorazione superiore al 50% dell’area autorizzata – per qualcuno dei ristoratori, controllati dai vigili urbani.
Il record negativo della pizzeria
Nel dettaglio, sabato sera sono stati scoperti 1.024 metri quadrati di occupazione di suolo pubblico non autorizzata. Il record negativo di 129 metri quadrati è stato segnato dal titolare di una pizzeria, seguito da un ristoratore con 123, e quindi dai cento metri quadrati complessivi sfruttati abusivamente dai responsabili di due società che gestiscono altrettanti locali gemelli, uno accanto all’altro, al punto che in realtà dall’esterno sembra che sia uno solo. Ai clienti che stavano cenando e che si sono visti circondare dai vigili urbani che tracciavano righe a terra attorno a loro è stato consentito di completare il pasto e chiedere il conto. Poi i tavolini sono stati fatti subito rimuovere.
Le agevolazioni per il Covid prorogate a fine dicembre 2025
Non ci sono stati momenti di tensione, ma i ristoratori – alcuni dei quali albanesi – non l’hanno presa bene. A qualcuno di loro è stata contestata anche la presenza di casse acustiche con musica a tutto volume sparata sulla piazza, e comunque posizionate in luoghi non autorizzati nemmeno quelli, mentre cinque ristoratori hanno dovuto togliere subito addobbi floreali a parete, uguali a quelli costati una multa salata a Flavio Briatore nella sua «Crazy Pizza» in via Veneto, con seguito di polemiche e accuse da parte del manager della Formula Uno al Campidoglio. Contravvenzioni per migliaia di euro anche per fioriere, pannelli divisori fra locali e tavolini, arredi esterni, come botti di vino utilizzate come appoggi per i camerieri o anche proprio come posti a tavola, lavagne porta menù. Insomma, una situazione di illegalità diffusa finita al centro della maxi operazione organizzata dal I Gruppo con la supervisione del comandante generale Mario De Sclavis, che ha portato alla scoperta di maggiorazioni di osp ma non di scenari di totale abusivismo favorite da un mix di autorizzazioni e agevolazioni Covid che sono state sfruttate per aumentare le occupazioni. Il giro di vite in vista del Giubileo è già cominciato. Prima piazza Navona, ora Campo de’ Fiori. Anche perché il ddl concorrenza ha concesso una proroga del regime emergenziale Covid per i dehors fino al 31 dicembre dell’anno prossimo.
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