Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


L’automotive italiano in crisi, la questione delle rinnovabili in Sardegna e il fotovoltaico sui tetti industriali: la rassegna dei giornali

INDOTTO AUTO IN FRENATA TRA CALO DI STELLANTIS E STALLO DELLA TRANSIZIONE ELETTRICA

La produzione Made in Italy di componentistica automotive segna il passo, mentre il tavolo al Mimit del 7 agosto non ha dato risposte sul fronte del sostegno alle imprese del comparto. Le ultime rilevazioni Istat, elaborate dall’Anfia (Associazione delle imprese della filiera), mettono in fila le cifre: la produzione dell’industria automotive nel complesso segna una contrazione del 25% a giugno rispetto al 2023, del 16,3% se si considera il primo semestre dell’anno. Il grande “malato” è il comparto della fabbricazione di autoveicoli, che registra una variazione tendenziale negativa del 36% a giugno 2024 e diminuisce del 19,6% nei primi sei mesi dell’anno.

(…)

L’andamento della componentistica auto riflette la produzione in rallentamento negli stabilimenti Stellantis, lo stallo della transizione all’elettrico e le difficoltà della Germania, primo mercato di esportazione per i player italiani. «Se Stellantis ferma gli stabilimenti con la cassa integrazione ci fermiamo anche noi» è il mantra che gli industriali del settore – alle prese con commesse ridotte da un giorno all’altro e la necessità di competere con Paesi “low cost” – ripetono da mesi. La ripresa dopo la pausa estiva è piena di incognite. «Guardiamo con grande preoccupazione ai prossimi mesi – racconta Edoardo Pavesio, presidente esecutivo di Sila Group, storico produttore di sistemi di cambio – e in questo momento pesa anche il calo nel settore dei veicoli commerciali, che si affianca alla contrazione del comparto auto». Pavesio quantifica in circa il 20% il calo dei volumi in atto. È l’Europa a soffrire più di qualunque altra area: la contrazione dei volumi è il fenomeno che contraddistingue l’attuale contingenza, aggravata dallo stallo della transizione verso la mobilità elettrica.

(…)

Da un lato lo sforzo delle industrie per riconvertire le produzioni, dall’altro, un mercato in stallo e l’impasse delle case produttrici costrette a rallentare piani di investimento e a tagliare le commesse. (…) Per Paolo Pajardi, ceo di Hi Lex Italy, parte del gruppo giapponese specializzato nella produzione di alzacristalli, la transizione «imposta con obiettivi irrealizzabili e un approccio demagogico in Europa, ora è nel guado e questo ha spinto le case produttrici a tagliare gli investimenti e a scaricare costi sui componentisti, riducendone margini. Siamo tutti costretti a giocare in difesa, a fare cassa, se la fa Stellantis», conclude il quotidiano.

RINNOVABILI, LA SARDEGNA ALZA I TONI DELLO SCONTRO: ESPOSTI E RACCOLTA FIRME

La corsa alle rinnovabili in Sardegna, dove si registrano 624 richieste di connessione (547 solare, 248 eolico on shore e 29 eolico off shore), è al centro di una vera e propria battaglia. Da più fronti parte un coro di “no” alle nuove iniziative. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi.

Un argomento affrontato subito anche dal nuovo esecutivo regionale che, dopo le proteste e prese di posizione dei diversi comitati e amministrazioni comunali ha approvato un disegno di legge, trasformato poi in norma dal Consiglio regionale con cui si sospendono tutti i progetti per 18 mesi. Una misura temporanea, il tempo necessario per disegnare la mappa delle aree idonee in cui installare i parchi per le rinnovabili. Il provvedimento è stato però impugnato dal governo. Nel frattempo, la mobilitazione non si è fermata. E da qualche tempo è partita la raccolta di firme per la proposta di legge su iniziativa popolare denominata Pratobello 2024. Perché possa concretizzarsi sono necessarie almeno 10 mila firme.

A guardare con attenzione verso questa iniziativa anche il Consiglio regionale. Il presidente Piero Comandini, infatti, ha annunciato che l’assemblea legislativa terrà conto dopo la pausa estiva dell’iniziativa Pratobello 2024. «Il Consiglio regionale non vuole certo ignorare questa mobilitazione popolare – ha detto -, il testo entrerà nelle Commissioni e poi in aula seguendo l’iter previsto dallo Statuto». E in autunno l’assemblea regionale sarà chiamata a votare anche il disegno di legge sulle aree idonee. Il 30 luglio c’è stato l’insediamento del gruppo di lavoro, con gli 11 assessorati regionali interessati per definire il percorso per l’individuazione delle aree idonee. A seguire, il confronto tra le associazioni che rappresentano gli Enti locali e l’assessorato agli Enti locali e Urbanistica con l’obiettivo di «definire la metodologia operativa da adottare per dialogare con i territori nell’ambito della stesura della legge sull’individuazione delle aree idonee e non idonee ad accogliere gli impianti di Fonti di Energia Rinnovabile». Non è comunque tutto, perché la mobilitazione in corso, ha anche qualche altro risvolto. Due comitati differenti hanno presentato altrettanti esposti alla Procura della repubblica, uno riguarda l’interpretazione della moratoria regionale per le rinnovabili che ferma la costruzione di impianti se non ancora autorizzati e con lavori non ancora avviati, conclude il quotidiano.

FOTOVOLTAICO SUI TETTI INDUSTRIALI, EDP: OBIETTIVO 58 MW NEL 2024

Edp Energia Italia, specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti industriali, nel nostro Paese dal 2019 come ramo della portoghese Edp, ha raggiunto a luglio i 52 MW di potenza installata in Italia in più di 300 siti e ha un obiettivo di vendita per il 2024 di 58 MW. Un’accelerazione che in un anno vede il raggiungimento della potenza accumulata negli ultimi 5 e mezzo. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi.

Sono numeri che corrispondono alla crescita del settore, pur con qualche recente lieve rallentamento. Secondo le elaborazioni di Italia Solare sui dati di Terna, se la nuova potenza installata nel nostro Paese per impianti industriali e commerciali nel primo trimestre 2024 ha toccato i 595 MW, con un balzo del 106% rispetto allo stesso periodo 2023 (289 MW), nel primo semestre si è assestata a 1.155 MW: +60% sul 2023, con lieve calo nel secondo trimestre (560 MW) del 6%. Una stabilizzazione che sconta anche i ritardi di Transizione 5.0. Dei 3,34 GW di installato in Italia nei primi sei mesi del 2024, il segmento industriale copre il 35%, contro il 36% dell’utility-scale e il 29% del residenziale.

«L’Italia rimane un Paese tra i più avanzati per competizione e regolazione, rimane un mercato ad alta potenzialità», spiega Andrea Casartelli, country manager di Edp Energia Italia, che impiega oggi 65 persone: «Al momento abbiamo una pipeline da 130 MW in Italia. Si prevede che la generazione solare distribuita rappresenterà fino al 50% della crescita globale dell’energia solare nei prossimi 5 anni. Le imprese giocano un ruolo cruciale nell’accelerare la transizione energetica attraverso la produzione decentralizzata di energia, con l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti o nelle aree limitrofe. Anche visto il trend negativo del residenziale dopo l’effetto Bonus 110%».

(…)

L’autoconsumo diffuso ha grandi potenzialità soprattutto nel mondo dei distretti di cui è composto il tessuto industriale italiano. In generale, si tratta di un mercato in crescita. E il nostro obiettivo in Italia è di arrivare a impianti per 65-70 MW venduti all’anno». Alle possibili soluzioni si aggiunge la commercializzazione di Ppa in collaborazione con l’azienda gemella Edpr Italia che si occupa di sviluppo, costruzione e gestione di impianti solari ed eolici, conclude il quotidiano.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui