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Le imprese che stabilmente sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano avranno a disposizione da parte della Simest un nuovo strumento finanziario con una dotazione i 200 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo rotativo della legge 394/1981. La misura di sostegno potrà coprire con finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto il 20% degli investimenti digitali, produttivi o commerciali, ma anche ecologici e di rafforzamento patrimoniale realizzati da imprese italiane interessate a sviluppare azioni concrete e di pronta attuazione con i paesi africani, come previsto dalla legge n. 120 dell’8 agosto 2024 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2024) di conversione del decreto-legge 89/2024 (detto anche decreto “infrastrutture”).

Misure premiali per quanto riguarda il cofinanziamento a fondo perduto (concedibile fino al 20% in luogo del limite del 10% per le imprese del resto d’Italia) sono riservate alle proposte provenienti da imprese localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’impresa può chiedere più interventi agevolativi del Fondo 394 (nel rispetto del limite di esposizione verso il medesimo del 35% dei ricavi medi dell’ultimo biennio).

Il decreto convertito in legge prevede, inoltre, norme sul procedimento di concessione dei finanziamenti da parte della Cassa depositi e prestiti (Cdp) per sostenere iniziative e progetti a livello infrastrutturale promossi nell’ambito del Piano Mattei, il piano strategico per la costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati africani.

Aiuti per l’internazionalizzazione

Possono accedere ai finanziamenti per gli investimenti produttivi e commerciali nei Paesi africani le imprese con sede legale in Italia che, alternativamente:

a) hanno realizzato un fatturato estero non inferiore alla quota minima indicata dalla Simest;

• sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure

• hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani o importazioni dai mercati africani in misura non inferiore alle soglie stabilite;

b) sono parte di una filiera produttiva a vocazione esportatrice e il cui fatturato deriva da comprovate operazioni di fornitura a beneficio di imprese che:

• sono stabilmente presenti sul mercato africano, oppure

• hanno realizzato esportazioni verso i mercati africani ovvero importazioni dai mercati africani.

Piano Mattei per le infrastrutture

La Cdp è autorizzata a concedere finanziamenti, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2024 prioritariamente a favore di imprese stabilmente operative in Stati del continente africano per la realizzazione di interventi nei seguenti settori:

• infrastrutture;

• tutela dell’ambiente e approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche;

• salute;

• agricoltura e sicurezza alimentare;

• manifatturiero.

I finanziamenti possono essere concessi sotto qualsiasi forma, anche mediante strumenti di debito subordinato e in concorso al finanziamento bancario.

I finanziamenti concessi da Cdp sono, inoltre, assistiti dalla garanzia dello Stato in misura pari all’80% per singolo intervento, nel limite massimo di 400 milioni per l’anno 2024. La garanzia opera solo rispetto alle esposizioni di Cdp anche per finanziamenti congiuntamente con altri soggetti.

Per la prima fase è stata individuata una serie di paesi pilota per le iniziative da attuare: Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Costa d’Avorio, Mozambico, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.

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