In arrivo le agevolazioni, sotto forma di credito d’imposta, per le aziende che hanno investito o investiranno in strutture produttive nel biennio 2024-2025, ottenendo un risparmio energetico di almeno il 3%. Le norme sono contenute nel Piano di Transizione 5.0, previsto dal Pnrr ed emanato dal ministero per le Imprese e il Made in Italy, in collaborazione con il ministero Piano di Transizione 5.0 dell’Economia e il ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica. Per Cia-Agricoltori Italiani Ferrara si tratta di risorse consistenti, quasi 13 milioni di euro, che rappresentano una boccata d’ossigeno per l’innovazione delle aziende che in questo modo, come è accaduto anche con le misure Agricoltura 4.0, potranno investire in nuove strutture e macchine agricole. Nel dettaglio, per ottenere le agevolazioni, il risparmio energetico dovrà arrivare al 3%, il minimo previsto, per ottenere un credito d’imposta del 35% fino a un massimo del 45% per un risparmio che sia uguale o superiore al 10%. Le agevolazioni sono previste anche per le macchine agricole e in questo caso è prevista un’eccezione al vincolo del risparmio energetico e vale anche per le attrezzature alimentate a carburante fossile, questo perché non esistono ancora validi sostituti alle macchine alimentate a gasolio.
“Le nostre aziende agricole – spiega Stefano Calderoni, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara – hanno già iniziato negli anni scorsi, grazie alle misure dell’Agricoltura 4.0, a rinnovare un “parco” di macchine agricole che, in generale, risultava abbastanza obsoleto. Un problema non solo a livello di emissioni in atmosfera, ma anche di sicurezza per gli operatori, visti gli incidenti sul lavoro che caratterizzano il settore. Questa nuova misura è positiva perché tiene innanzitutto conto di un gap innegabile del comparto: non c’è ancora una scelta adeguata di trattori e macchine per la raccolta delle diverse colture che non siano alimentate a gasolio. Quindi il legislatore è stato lungimirante e ha scelto di dare l’agevolazione anche a chi acquista i mezzi “tradizionali” per i quali non è previsto un risparmio energetico obbligato. Ci preoccupa, invece, l’iter per ricevere il credito d’imposta che al momento ci appare un po’ complesso: la riduzione dei consumi energetici che arriva da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione ecologica deve essere certificata. Per ottenere l’agevolazione, infatti, serve una certificazione di presunta riduzione dei consumi in base agli investimenti progettati e poi una posteriore che comprovi l’effettiva realizzazione del progetto e il risparmio. Questo potrebbe comportare calcoli complessi, realizzati da professionisti specifici, che potrebbero essere un aggravio non solo burocratico ma anche economico per le aziende. La nostra associazione – conclude Calderoni – approfondirà nelle prossime settimane tutti gli aspetti normativi e sarà pronta ad accogliere le richieste dei produttori, per guidarli nelle scelte e consentirgli di ottenere il massimo da questa misura, sia a livello fiscale che di innovazione per le loro aziende”.
Grazie per aver letto questo articolo…
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui