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Dopo due inverni di chiusura, qualcosa si muove per gli impianti sciistici della Panarotta: ieri, Trentino Sviluppo ha aperto un bando per trovare un nuovo gestore unico per tutti gli impianti presente sul monte. Con questa gara pubblica, infatti, Trentino Sviluppo cerca qualcuno a cui assegnare tutte le strutture funiviarie della Panarotta, in cui si contano anche l’impianto di innevamento artificiale e diversi immobili.
Due anni di chiusura
La situazione della stazione turistica che si trova a cavallo tra Levico, Frassilongo e Pergine è piuttosto difficile. Fino al 2022, gli impianti erano gestiti dalla società Panarotta 2002 presieduta da Matteo Anderle. Già durante l’inverno di quell’anno, la società si era trovata in crisi a causa dell’impennata dei costi energetici e si era trovata costretto a rinunciare ad aprire gli impianti sciistici.
La situazione si è purtroppo ripetuta anche durante l’inverno 2023, a causa della poca neve e gli alti costi per l’innevamento artificiale. A seguito delle due stagioni difficili, la società Panarotta 2002 si è ritrovata coi conti in rosso, ed è stata costretta a rinunciare alla gestione degli impianti. La società era stata infine liquidata.
La nuova società
In parallelo, tre imprenditori dell’Alta Valsugana avevano mostrato la loro disponibilità di prendere in gestione le funivie della Panarotta: Stefano Frisanco (Frime Colorificio Srl), Giuseppe Morelli (Morelli Food Service di Novaledo) e Franco Pedrotti (titolare dell’Albergo Du Lac di Levico). I tre imprenditori hanno costituito a marzo la società Lagorai 2002 Srl, di cui sono amministratori.
«La nostra intenzione è sicuramente quella di partecipare», conferma Stefano Frisanco. «È però necessario che ci siano i presupposti da parte della Provincia, per portare avanti il progetto che abbiamo discusso assieme. Negli ultimi mesi abbiamo portato avanti un dialogo continuo per arrivare un rilancio della Panarotta: la Provincia ha la volontà di fare e siamo fiduciosi».
Allo stato attuale, come riporta Frisanco, gli impianti non sono nelle condizioni di riaprire. «Bisogna mettere a posto la stazione, che allo stato attuale non è in grado di aprire», prosegue l’amministratore. «Soprattutto sarà necessario realizzare un bacino per l’innevamento: è una problematica che c’è sempre stata, e senza quello l’impianto non potrà mai funzionare».
L’attesa dei Comuni
Tra i Comuni della zona c’è un certo ottimismo sul nuovo bando di gestione che forse sarà un primo passo per rilanciare quella che era l’unica località sciistica dell’Alta Valsugana. «Come amministrazione vediamo molto positivamente l’arrivo di un nuovo gestore», afferma il sindaco di Levico Gianni Beretta. «Come Comune abbiamo un grande interesse a valorizzare la montagna, abbiamo anche un finanziamento vincolato a bilancio. Il problema principale è trovare un gestore: ma penso che la nuova società sia molto interessata ad andare avanti. Il rilancio resta importante, ma è necessario che sia sostenibile a livello economico».
A lui si aggiunge Luca Puecher, sindaco di Frassilongo. «Noi crediamo fermamente nel progetto di rilancio», spiega il primo cittadino. «Questo vale anche per gli altri Comuni mòcheni, sempre attivi nello sviluppo della montagna. Mi auguro che ci sia una società forte e credibile che possa portare avanti questo progetto».
La risposta sul destino della Panarotta si conoscerà dopo il 23 settembre, la data di scadenza del bando.

 

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