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di Giorgia Olivieri

Un esperimento riuscito in termini di partecipazione quello del consiglio comunale tenutosi in Piazza del Bacio, a Fontivegge, durante il quale la sindaca Vittoria Ferdinandi ha presentato lunedì le linee programmatiche che intende seguire la sua giunta. Un momento importante e che rappresenta una delle tappe obbligatorie dopo l’insediamento di un nuovo governo cittadino che la giunta di centrosinistra ha scelto di condividere con la cittadinanza con l’intenzione di «ridurre la distanza tra politica e cittadini».

LE IMMAGINI IN PIAZZA DEL BACIO

La discussione Seppur abbia rappresentato un momento di rottura rispetto alle liturgie amministrative perugine, quanto è avvenuto durante il consiglio comunale all’aperto di lunedì 9 settembre non è nuovo a chi ha seguito da vicino la campagna elettorale di Ferdinandi, che più volte nel corso dei mesi che hanno preceduto il voto, aveva dichiarato l’intenzione di svolgere le assemblee in luoghi diffusi del territorio perugino allo scopo di «rendere la politica un luogo orizzontale, attraversabile». Ferdinandi accoglie anche la critica possa dall’opposizione, concordando sull’idea che «la partecipazione non si esaurisce in momenti come questo», e ricordando che «governeremo per tutti, anche per l’elefante nella stanza: chi ha scelto di non votare, perché si sente lontano da noi tutti, maggioranza e minoranza».

Partecipazione È proprio dal metodo di governo che la sindaca dà il via alla presentazione delle linee, prima tra tutte quella sulla partecipazione, con l’obiettivo di «restituire ai cittadini spazi e strumenti per governo attivo della città». La realizzazione del primo punto necessiterà di una riorganizzazione della macchina comunale con un ufficio alla partecipazione, «un iter lungo, di cui vedremo il compimento solo dopo il terzo anno di mandato», premette Ferdinandi. Nel concreto tra gli obiettivi ci sono la realizzazione delle case della partecipazione, del consiglio di cittadinanza e dello strumento del bilancio partecipativo. In merito alle case della partecipazione, ne verranno individuate 13 dopo un primo anno dedicato all’ascolto e al confronto con territori; dopodiché si procederà alla stesura di un regolamento per il loro funzionamento, «perché non avranno mediazione elettorale». In merito ai consigli di quartiere, invece, saranno degli organi consultivi per l’amministrazione e uno strumento di coprogettazione. Tra gli altri punti anche l’obiettivo di dar vita a una Consulta dei giovani.

Urbanistica Il secondo punto esposto da Ferdinandi è stato l’urbanistica, in merito alla quale è garantito l’impegno a portare avanti i progetti ereditati dalla giunta Romizi, «entro i termini del Pnrr, apportando le modifiche necessarie per rispondere ai bisogni delle comunità». Altro aspetto messo in campo sarà l’esigenza di ripensare gli spazi della città e il sistema di mobilità, favorendo lo sviluppo di luoghi di aggregazione, con un’attenzione particolare alla riqualificazione degli spazi urbani vuoti. Per garantire una qualità urbana diffusa si investirà sulla manutenzione, a partire dai marciapiedi, in un’ottica inclusiva. L’obiettivo di ampio raggio è quello di dare vita a un modello di mobilità che «metta al centro le persone», con servizi diffusi sul territorio, grazie anche agli sgravi fiscali per le piccole attività private che vorranno aprire in frazioni e paesi, e alla volontà di riportare nei territori i servizi sociosanitari e favorire gli spostamenti di una mobilità dolce, non tralasciando l’aspetto green.

Ambiente Alla cura del verde urbano, invece, sarà destinato un investimento di 200mila euro, «comunque insufficienti», per affrontare un tema «non più procrastinabile» come quello dell’ambiente. Per questo motivo, è stato annunciato un piano strategico per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Tra le azioni proposte in tema di sostenibilità anche la riqualificazione delle strutture verdi e blu capaci di raccogliere acque urbane, la necessità di deimpermeabilizzare e decementificare alcune aree, riaprire e riattivare lo Sportello per le comunità energetiche, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e l’implementazione del sistema raccolta dei rifiuti, al fine anche di modificare la tariffazione verso un sistema puntuale che segua il principio «chi più inquina più paga».

Sociale In tema di politiche sociali l’obiettivo sarà quello di fornire «risposte non assistenziali ma strutturali, per investire su una città più solida e sicura». Per farlo, l’idea è di lavorare in prevenzione, leggendo le esigenze dei territori, attraverso strumenti di coprogettazione e coprogrammazione di zona. Particolare attenzione sarà posta sulle persone persone con disabilità, sulle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica, sulle persone migranti, attraverso anche la costruzione di una scuola di italiano per donne migranti. Sempre in tema di politiche sociali indirizzate alle donne, sarà istituita la prima casa internazionale delle donne e sarà garantita la presenza al fianco dei centri antiviolenza con risorse economiche e progetti con privati per l’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza. Nel mirino anche l’emergenza abitativa, contro la quale verranno messi in campo una ricognizione dell’edilizia pubblica destinata al sociale, investimenti in progetti di housing sociale e un osservatorio sulle condizioni abitative.

Diritto alla salute In tema di salute la posizione di Ferdinandi rimane quella di una serrata vigilanza e osservazione sui servizi sanitari regionali offerti ai cittadini, parallelamente al potenziamento dei sistemi sociosanitari del territorio. In particolare si punta al compimento delle due case della comunità di Ponte san Giovanni e Monteluce e di una terza nella zona sud ovest della città. Inoltre, si mira alla riattivazione dei consultori, per garantire la presa in carico totale della donna e il suo diritto all’autodeterminazione, e la tutela della salute mentale, attraverso centri di salute mentale in edifici di qualità e il rafforzamento degli sportelli di ascolto per ragazzi.

Lavoro Riguardo al tema dell’occupazione troverà attuazione il Patto sul lavoro annunciato in campagna elettorale da Ferdinandi, accanto al quale si cercherà di invertire il trend dei «salari bassi e contratti precari, del tasso occupazione femminile in calo e del Pil che cresce debolmente». Inoltre, si punterà a rafforzare le politiche per il sostegno al lavoro con sportelli e servizi che agevolino anche l’imprenditorialità giovanile, attraverso la concessione di sgravi fiscali per coloro che vorranno dare vita ad attività commerciali nelle zone più critiche della città.

Scuola In tema di istruzione la visione presentata in piazza del Bacio è quella di una «comunità educante», attraverso un sistema scolastico profondamente legato al territorio e che possa contare nella pianificazione sull’appoggio degli enti locali. «L’assessora Tizi – ha spiegato Ferdinandi – sta già lavorando a Patti educativi territoriali nella costruzione di un’infrastruttura a supporto delle comunità educative a San Sisto e Balanzano». Particolare attenzione anche per le disabilità, con politiche che sappiano garantire uguali diritti per accessibilità e sostegno didattico.

Sport La giunta Ferdinandi si propone anche di farsi promotore di una cultura sportiva a tutto tondo, che ha anche l’ambizione di candidare Perugia come Capitale europea dello sport, e di riqualificare l’impiantistica di base presente sul territorio, prima tra tutte il Renato Curi, al fine di renderlo «accogliente e sicuro». Le sorti dello stadio andranno infatti verso la direzione della riqualificazione degli spazi, «che per i tecnici ha una struttura molto forte», mettendo a terra i fondi ereditati, pari a 5,3 milioni.

Cultura, turismo, cibo Tra le altre linee presentate poi quelle sul turismo, in merito al quale si punta alla creazione di un brand della città e alla destagionalizzazione dei flussi; sulle politiche del cibo, come veicolo di educazione all’alimentazione, di valorizzazione dei territori e di profitto economico; della cultura, attraverso la valorizzazione non solo del patrimonio cittadino ma anche dei contenitori culturali ereditati, primo tra tutti il teatro Turreno, attraverso una programmazione culturale diffusa lungo tutto l’anno e tutto il territorio e grazie al ripristino della card unica museale.

Buona amministrazione e sicurezza Non da ultimo la prima cittadina ha elencato le azioni pensate in materia di amministrazione trasparente, molte delle quali puntano all’efficientamento informatico della macchina comunale e allo snellimento dei sistemi digitali al servizio del cittadino. Infine, Ferdinandi ha voluto fare il punto sulla sicurezza, un tema particolarmente dibattuto nel capoluogo nelle ultime settimane, sottolineando come la scelta «di tenere per me la delega alla sicurezza significa aver scelto un ruolo di regia e costante monitoraggio, che coopera insieme alla delega a Donato alla prevenzione. La nostra rimane un’idea di sicurezza partecipata dalla quale nessuno di noi deve sentirsi sollevato».

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