Il terzo bando del partenariato Driving Urban Transitions finanzia progetti innovativi per supportare la transizione sostenibile delle città europee. Con un budget di 80 milioni di euro, il bando promuove soluzioni per mobilità sostenibile, energia e rigenerazione urbana
Energia, mobilità sostenibile e rigenerazione urbana sono al centro del terzo bando del partenariato Driving Urban Transitions (Dut), finanziato dall’Europa nell’ambito del programma Horizon Europe.
Prima scadenza fissata per il 14 novembre 2024 e la seconda per il 24 aprile 2025. Sostenere progetti di ricerca e innovazione transnazionali che affrontino le sfide urbane per aiutare le città nella loro transizione verso un’economia e un funzionamento più sostenibili: questi gli obiettivi.
Il budget disponibile ammonta a 80milioni di euro, per progetti della durata massima di 36 mesi e per un ammontare compreso tra 1 e 2 milioni di euro ciascuno (qui tutti i dettagli).
Per l’Italia, il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) partecipa con un budget di 2 milioni di euro, per un tetto di 200mila euro a progetto (300mila euro se il richiedente è il coordinatore).
Le imprese, università, istituti di ricerca, Ong, amministrazioni locali e regionali e le loro società partecipate, riunite in un rapporto consortile di un minimo di 3 partecipanti provenienti da 3 diversi Paesi eleggibili – dei quali almeno 2 provenienti dagli Stati membri o associati all’Europa e un’autorità urbana – possono proporre dei progetti inquadrati nell’ambito di tre topic, chiamati i percorsi di transizione (transition pathways – Tp): Economie urbane circolari, La città dei 15 minuti e Distretti di energia positiva.
Per ogni percorso di transizione sono stati definiti diversi temi. Poiché le questioni relative alla transizione urbana sono tra loro interconnesse, i candidati possono affrontare più argomenti, dello stesso percorso o diverso, all’interno della medesima proposta.
Tutti i progetti devono scegliere come Tp principale quello più vicino all’argomento che desiderano affrontare e, se necessario, possono indicare gli altri percorsi coinvolti. Anche se la proposta sarà valutata nell’ambito di quello principale, nella valutazione sarà tenuto conto anche delle caratteristiche trasversali.
Percorso dei distretti a energia positiva (Ped)
- Ped topic 1: i Ped locali in una prospettiva multilivello
- Ped topic 2: Verso una città climaticamente neutrale. Ped, integrazione dei sistemi e strategie urbane
- Ped topic 3: Gestire la transizione energetica urbana: gestione dei dati e sistemi di supporto alle decisioni
- Percorso città in 15 minuti (15mC): 15mC topic 1, Far progredire la mobilità urbana: innovazioni per sistemi di mobilità inclusivi e incentrati sui giovani
- 15mC topic 2, Riconsiderare i sistemi di mobilità urbana: verso l’innovazione dei sistemi e le politiche di prossimità per città regioni sostenibili
- 15mC topic 3, Evidenze per la transizione della mobilità urbana: dati e indicatori per un processo decisionale efficace
Percorso delle economie urbane circolari (Cue)
- Cue topic 1: Creare un nuovo paradigma per i cicli idrici urbani
- Cue topic 2: Modelli circolari per la rigenerazione, il riutilizzo, la protezione e la conservazione dello spazio urbano per la biodiversità
- Cue topic 3: Strategie multi-città per il monitoraggio e la gestione dell’economia urbana circolare
Il Partenariato Dut si impegna quindi ad affrontare le sfide urbane: attraverso la ricerca, l’innovazione e la creazione di nuove competenze, può permettere alle autorità locali, ai fornitori di servizi e infrastrutture e ai cittadini di tradurre in azioni concrete, le strategie globali, adattandole alle esigenze e alle sfide dei territori.
Il Dut intende favorire la promozione delle competenze e degli strumenti necessari per realizzare i cambiamenti urbani e promuovere le trasformazioni urbane urgenti e necessarie per un futuro sostenibile, con una migliore qualità della vita nelle città.
L’Europa ha promosso un dibattito approfondito sulle città e sul loro sviluppo negli ultimi decenni e già dalla fine degli anni ’90 si sono svolte delle riunioni programmatiche tra i governi nazionali responsabili dello sviluppo urbano, che hanno portato al consolidamento di una prospettica strategia europea sulla questione urbana – acquis urbano, che può essere tradotta in un approccio europeo allo sviluppo urbano sostenibile.
Creare una comunità sui temi della transizione urbana
Per mettere in atto la transizione ecologica, fondamentale è fare in modo che le città possano vivere dei cambiamenti significativi verso un’economia sempre più orientata verso la sostenibilità, più funzionale per la salute dell’ambiente e di chi quell’ambiente lo abita.
Progetti più green: amministrazioni pubbliche e organizzazioni private, imprese, possono quindi ricevere un finanziamento a sostegno e a favore di maggiori e stimolanti investimenti.
Crediti immagine: Depositphotos
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