Le città che col freddo si imbiancano di neve hanno un rapporto molto stretto con l’acqua, specialmente d’inverno. Le piscine sono un luogo particolarmente caro a tutti coloro che vivono a ridosso delle montagne e delle Alpi in particolare, oasi di mobilità e relax dove il corpo può muoversi e allenarsi senza la costrizione di troppi strati di indumenti.
Ecco perché è così importante il progetto di restauro della piscina coperta di Aosta, un luogo che è punto di riferimento di buona parte della popolazione del capoluogo valdostano.
Il progetto, finanziato con fondi Ue per un ammontare di 931.066,78 euro grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), vede la Regione autonoma della Valle d’Aosta nella triplice veste di soggetto programmatore, attuatore e beneficiario.
L’iniziativa prevede una serie di interventi sull’involucro esterno dell’edificio, che vanno dall’isolamento a cappotto di una parte della copertura verticale, attraverso la posa di uno strato di coibentazione con pannelli a nord a sud e a est; l’isolamento della copertura a falde attraverso un doppio strato in fibra di legno spesso ben 16 cm; l’isolamento della copertura pianeggiante con la posa di un nuovo pannello in schiuma in poliuretano espanso di 8 cm di spessore; la sostituzione dei serramenti; e infine l’installazione di un impianto fotovoltaico con potenza di 40,2 KWp.
Una operazione che trasformerà un vecchio edificio in una modernissima struttura ad altissima efficienza ambientale, in grado di accogliere al meglio cittadini e turisti consumando energia in modo ecosostenibile.
(A cura di FGB)
Il progetto è realizzato con il contributo della Commissione Europea. Dei contenuti editoriali sono ideatori e responsabili gli autori degli articoli. La Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualsivoglia uso fatto delle informazioni e opinioni riportate.
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