diLuciana Cavina
Duro braccio di ferro sulla richiesta di Cgil, Cisl e Uil di redistribuire gli utili su tutti i lavoratori. Incrociano le braccia i dipendenti dei servizi aeroportuali, possibili cancellazioni. La società: «Impossibili premi a chi è in appalto»
Si fra sempre più duro il braccio di ferro sul premio di sito tra sindacati e i vertici dell’Aeroporto Marconi. Tanto che Cgil, Cisl, Uil e Ugl confermano la mobilitazione per l’intera giornata di martedì e chiamano allo stop tutti i lavoratori dei servizi aeroportuali: quelli della società di gestione dello scalo Adb, degli addetti delle società di handling (Ffm, Gh Aviation service, Avia partner) e di Tag. Periodo nero, questo, per i trasporti bolognesi, proprio alla vigilia e nei giorni del Cersaie, la fiera che da lunedì dovrebbe muovere in città 100 mila persone.
Venerdì per diverse ore è andato in scena lo sciopero degli autobus, lunedì (la giornata più temuta), sarà il turno dei taxi, e martedì toccherà ai voli, per cui non si escludono cancellazioni. Lo sciopero, indetto dalla mezzanotte di lunedì fino ale 24 del giorno dopo, vuole ribadire la richiesta di un premio di sito che vada a redistribuire su tutti i lavoratori dello scalo, compresi quelli delle società esterne e in appalto, gli utili realizzati dal Marconi.
Utili a +58%
Utile che, tra l’altro, grazie all’incremento dei passeggeri e malgrado gli ormai noti disagi del periodo estivo, è salito nel primo semestre 2024 a 10,8 milioni, ovvero del 58% rispetto allo stesso periodo del 2023. «Senza questi lavoratori — rivendicano Filt, Fit, Uiltasporti e Ugl in un comunicato congiunto — tre milioni di passeggeri in tre mesi (più di 7,2 milioni in otto mesi per l’esattezza ndr) non sarebbero partiti, in un terminal — sostengono — già sottodimensionato, costantemente affollato, in un piazzale torrido o sotto la pioggia battente. L’Aeroporto — concludono— cresce costantemente facendo utili grazie a chi ci lavora».
Per questo, già da mesi, insistono per ottenere una sorta di premio di sito che riconosca non solo ai dipendenti diretti di Adb il contributo ai risultati economici raggiunti dallo scalo. «Continuiamo la battaglia per il riconoscimento di un premio, che definiamo di sito — spiegano le sigle — ma che potrebbe avere qualsiasi altro nome, che le aziende del gestore e di handling devono concordare per le loro lavoratrici e lavoratori, che vada al di là della normale contrattazione».
Richieste cadute nel vuoto
Richiesta sempre finita nel vuoto: la società di gestione continua a ribattere di non poter riconoscere un bonus in busta paga a lavoratori che non sono suoi dipendenti. Ma non è l’unica questione sul piatto: «Esprimiamo la nostra contrarietà anche riguardo all’esternalizzazione dell’attività della Marconi Business Lounge da parte di AdB — va avanti il comunicato — con un metodo non coerente con relazioni industriali che non tiene conto della professionalità di lavoratrici e lavoratori e senza certezza del contratto nazionale da applicare». Oltre allo sciopero è previsto un presidio al terminal dalle 12 alle 14.
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