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Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future EuroStoxx50 +0,1%.

Poco mosso l’euro a 1,115 su dollaro, prima dell’uscita dell’inflazione in Italia e Germania.

Sale il petrolio, dopo le nuove misure di sostegno al mercato immobiliare in Cina. WTI a 68,5 dollari il barile, +0,8%.

Bund decennale tedesco a 2,13%. 

La giornata si apre con due preoccupanti allarmi in arrivo dall’automotive europeo.

Titoli

Stellantis . I problemi di performance in Nord America e le azioni adottate per risolverli, uniti alle difficoltà più ampie che sta attraversando il settore automobilistico, hanno spinto il gruppo Stellantis a rivedere al ribasso la guidance annuale. Il gruppo italo-francese si aspetta ora di chiudere l’anno con un margine operativo adjusted in un intervallo tra il 5,5% e il 7%, contrariamente a una precedente stima “double digit”. Una revisione che, come spiega la società in una nota, è correlata per circa due terzi alle azioni correttive in Nord America e ad altri fattori, come le vendite inferiori alle attese nel secondo semestre in diverse regioni. La seconda rettifica riguarda il free cash flow industriale: il gruppo guidato da Carlos Tavares si aspetta un risultato in un range tra -5 miliardi di euro e -10 miliardi, rispetto alla precedente stima di free cash flow industriale “Positive”. La previsione riflette principalmente il minor risultato operativo adjusted, così come l’impatto del capitale circolante temporaneamente più alto nel secondo semestre del 2024. Per risolvere le sfide, il gruppo ha accelerato il piano di normalizzazione dei livelli di stock negli Stati Uniti, con l’obiettivo che le unità in giacenza presso la rete non superino le 330.000 unità entro la fine del 2024, rispetto al precedente termine del primo trimestre 2025. Le azioni includono una riduzione delle consegne alla rete di più di 200.000 veicoli nel secondo semestre del 2024 (un incremento rispetto alla riduzione di 100.000 riflessa nella precedente guidance) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un aumento degli incentivi sui modelli del 2024 e degli anni precedenti e iniziative di incremento della produttività che contemplano aggiustamenti sia sui costi che sulla capacità produttiva.

Volkswagen ha aggiornato le previsioni per il 2024 “alla luce di un contesto di mercato difficile e di sviluppi inferiori alle aspettative iniziali, in particolare nei marchi Volkswagen passenger cars, Volkswagen veicoli commerciali e componenti tech”. L’azienda prevede ora consegne ai clienti pari a circa 9 milioni di veicoli (nel 2023 erano 9,24 milioni e la previsione precedente indicava un aumento fino al 3%). Volkswagen stima poi un fatturato del gruppo di circa 320 miliardi di euro (da 322,3 miliardi l’anno scorso e una previsione precedente in aumento fino al 5%). In termini di risultato operativo, è previsto ora a 18 miliardi (corrispondente a un rendimento operativo sulle vendite di circa il 5,6%; in precedenza il rendimento operativo sulle vendite era fra il 6,5 e 7%). Nella nota viene poi sottolineato che il deterioramento del contesto macroeconomico sta avendo un impatto negativo che potrebbe comportare ulteriori rischi, in particolare per il principale marchio automobilistico. Nella divisione servizi finanziari, inoltre “il difficile contesto commerciale al di fuori dell’Europa ha portato a un adeguamento delle previsioni. Volkswagen prevede ora che il flusso di cassa netto della divisione automotive sia di 2 miliardi di euro (a luglio aveva indicato da 2,5 a 4,5 miliardi. Questa previsione include l’ipotesi di spese per attività di M&A per circa 3,5 miliardi, di cui 2 miliardi di attribuibili alle spese relative alla prevista joint venture con Rivian. La liquidità netta della divisione automotive dovrebbe essere compresa tra i 36 e i 37 miliardi (in precedenza: 37-39 miliardi). I conti del terzo trimestre e dei nove mesi saranno diffusi il prossimo 30 ottobre.

Unicredit . JP Morgan alza il target price. La banca investirà in modo significativo per riqualificare 600 dipendenti che saranno in gran parte trasferiti nelle filiali, per potenziare la strategia commerciale delle rete, hanno riferito due fonti a Reuters. Secondo indiscrezioni, l’amministratore delegato Andrea Orcel ha partecipato a una riunione virtuale tenutasi venerdì con l’amministratore delegato designato di Commerzbank Bettina Orlopp. Un’acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit presenta più vantaggi che svantaggi, secondo quanto riferito da Lars Feld, consigliere economico del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, in un’intervista a Il Sole 24 Ore di domenica.

TIM , MFE . Il gruppo francese Vivendi ha impegnato le quote detenute nelle due società, nell’ambito di un finanziamento del valore nominale di 2 miliardi di euro sottoscritto con cinque banche per rimborsare i suoi obbligazionisti nel caso il progetto di scissione del gruppo francese andasse in porto. Una fonte vicina al gruppo ha precisato sabato che la proprietà delle azioni resta di Vivendi e che continuerà ad averne piena disponibilità: mantiene i diritti di voto e gli accordi non pregiudicano eventuali vendite.

Rai Way . La Rai e il fondo F2i potrebbero firmare presto un protocollo d’intesa volto a studiare la possibile fusione tra Rai Way e la rivale EI Towers, in cui MFE-MediaForEurope è azionista di minoranza al 40%. Lo riferisce il Corriere della Sera di domenica.

 

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