Benevento, lavori scuole Torre-Sala: possibili modifiche al progetto #finsubitoagevolazioni

«C’è ancora tempo e modo per correggere il progetto delle scuole Torre–Sala, evitando le conseguenze più gravi al quartiere». Ne sono convinti il Movimento Cinque Stelle e il comitato civico nato per contrastare il progetto di abbattimento e ricostruzione dei due plessi. Il tempo stringe, il corposo intervento dovrà tagliare la linea del traguardo il 31 marzo 2026. Ma i cittadini del quadrante compreso tra via Sala, via Marmorale e via Flora ritengono vi siano ancora i margini per evitare che l’opera finanziata con 16,7 milioni del Pnrr si riveli «uno scempio per il quartiere», come da denominazione del comitato.

L’annuncio

Battaglia che ha trovato nel Movimento Cinque Stelle una nuova sponda politica, dopo la interlocuzione dei giorni scorsi con alcuni esponenti locali della Lega che aveva accompagnato l’avvio della verifica ispettiva del dicastero di viale Trastevere. E proprio a un ministro leghista, il titolare dell’Istruzione Giuseppe Valditara, si appelleranno i contestatori del progetto: «Chiederò al ministro di ricevere una rappresentanza dei cittadini che hanno sollevato un problema reale e che hanno una ragionevole proposta alternativa per mitigare le conseguenze negative dell’intervento programmato dal Comune» ha annunciato Agostino Santillo, deputato M5S giunto ieri in città per raccogliere la denuncia del comitato e dell’associazione Altrabenevento. Il parlamentare pentastellato ha incontrato anche il dirigente scolastico Edoardo Citarelli: «Non è accettabile – ha dichiarato al termine Santillo – che un preside sia costretto a gestire una scuola nella incertezza più assoluta. Peraltro, dopo aver visitato uno dei plessi da abbattere (la Sala, ndr), posso affermare da ingegnere che non mi è parso di vedere segni di fessurazioni o lesioni tali da giustificare la demolizione. Siamo favorevoli ai finanziamenti quando assecondano le esigenze reali della città, non quando è la città a doversi piegare al fatto compiuto del finanziamento acquisito, come avvenuto in questo caso. È un bene, pertanto, che questi cittadini abbiano deciso di far sentire la propria voce contro le storture, stilando perdipiù una proposta costruttiva migliorativa. Il sindaco li ascolti, ne guadagneranno la città e la comunità scolastica».

Nel punto stampa all’esterno della Torre, introdotto dal neosegretario cittadino del M5S Giovanni Romano, la portavoce del comitato civico Paola Caruso ha ricordato «i ripetuti ma vani tentativi di essere ricevuti dal sindaco Mastella, che in una recente esternazione pubblica ha dichiarato che avremmo dovuto porci in maniera ossequiosa, dimenticando che l’ossequio vassallatico è finito da un pezzo». Ribaditi poi «gli effetti nefasti che avrebbe l’intervento su tutta quest’area».

Il traffico

«Si getterebbe la mobilità nel caos più totale – ha denunciato Caruso – Impedire alle auto e soprattutto ai bus di transitare su via Marmorale determinerà un ingolfamento pazzesco». Riflettori puntati anche sulla popolazione scolastica: «La Torre oggi è una scuola smembrata in tre zone della città agli antipodi tra loro, una condizione assurda che soltanto il senso di responsabilità del corpo docente ha evitato di far esplodere. Ma è facile prevedere un brusco calo degli iscritti già dal prossimo anno, mettendo a repentaglio il futuro stesso della Torre e della Sala».
 

Gabriele Corona, leader di Altrabenevento e neoiscritto al M5S, ha ripercorso «le incongruenze e le irregolarità di cui è pieno questo progetto, dai 4mila metri cubi di volumetria spuntati dal nulla utilizzando anche la superficie della strada, all’avvio fittizio del cantiere dichiarato a marzo, mentre si scopre che solo in queste ore è stato firmato il contratto con la ditta. Fatti oggetto di un esposto che depositeremo in Procura», e ha sintetizzato i termini della proposta che consentirebbe di correggere il tiro in extremis: «Eliminare il previsto auditorium per ridurre la volumetria, rivedere l’intervento sulla Torre sfruttando la possibilità dell’abbattimento parziale prevista dal bando Pnrr, realizzare verde e parcheggi nello spazio dell’attuale Sala, evitando la chiusura al traffico di via Pedonale. E’ ancora possibile, dal momento che il Comune si accinge a stilare una variante progettuale». Duro l’intervento di Danila De Lucia, già senatrice M5S: «Queste scuole hanno fatto la storia della città, abbatterle come se nulla fosse è un disastro. Sono stanca di constatare che Mastella non si dimostra il sindaco di tutti».